I Baroni di Ripacandida

Così a Ripacandida, viene menzionata nel Catalogus Baronum, il circuito viario si protende per tornanti, mentre, pur essendo naturalmente difeso, il paese viene rinforzato nei fianchi franosi da torribastioni a pianta quadrata.

- Il toponimo, assai chiaro nel suo significato (G. Arena, Territorio e termini geografici dialettali della Basilicata, Roma 1979, p. 123) potrebbe indicare un insediamento piuttosto antico. Le prime notizie risalgono appunto intorno alla metà del XII secolo. Riporto l'elenco fornito da E. Jamison (ed.),Catalogus Baronum (1154-1169), Roma, 1972, p. 45 sgg.; n. 278: "Rogerius Ma [rescalcus] tenet Ripam Candidam feudum trium militum et cum augmento / obtulit milites sex"; n. 279: "Matheus nepos presbiteri Leonis dixit quod tenet villanos quatuor et cum augmento obtulit / militem unum"; n. 280: "Robbertus Guimundi tenet villanos duos et cum augmento obtulit militem unum"; n. 281:"Joczolinus sicut inventum est tenet villanos duos et cum augmento obtulit militem unum"; n. 282:"Pantaleon nichil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 283: "Andreas Guarnerii nichil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 284: "Guillelmus frater Panteleonis nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 285: "Gregorius nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 286: "Robbertus inboldo nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 287: "Gregorius Montanarius nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 288: "Ugo filius Ugerii nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 289: "Petrus Cetilia nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; n. 290: "Guillelmus presbiteri Leonis nil tenet set pro auxilio magne expeditionis obtulit se ipsum"; p. 47: "Una sunt de Ripa Candida milites duodecim quibus debet respondere Rogerius Marescalcus". Il feudo di Ripacandida, dipendente dalla comestabulia di Tricarico, era quindi tutto nelle mani di Ruggero Marescalco, ma nel 1152, come dichiara il breve del papa Eugenio III, le sue chiese dipendevano dal vescovo di Rapolla. Esse sono San Donato, San Pietro, San Zaccaria e San Giorgio: cfr. G. Fortunato, Santa Maria di Vitalba, Trani, 1898, p. 23.

 

SEGUE TRADUZIONE

Gentilmente eseguita dalla Prof.ssa Carmela Martino

 

Catalogo dei baroni(1154-1169),  Roma, 1972,  p.45 sgg;

n. 278:  “Ruggero Marescalco possiede il feudo di Ripacandida che  consta di tre soldati, ma con un accrescimento, fornì sei soldati”;

n. 279: “Il nipote Matteo del presbiterio di Leone diceva di possedere quattro contadini e con un accrescimento portò un soldato”

n. 280:  Roberto Guismondo possiede due contadini e con un accrescimento, offrì un soldato;

n. 281: ”Joczolino, così come si è appreso, aveva due contadini e con un aumento, portò un soldato;

n. 282: ”Pantaleone non possiede nulla, ma in aiuto della grande spedizione, offrì almeno se stesso”;

n. 283: ”Andrea Guarnieri non possiede nulla, ma partecipò alla  grande spedizione, almeno personalmente”

n. 28: ”Guglielmo fratello di Pantaleone non possiede nulla, ma in aiuto della grande spedizione, partecipò almeno personalmente;

n. 285: ”Gregorio non possiede nulla, ma mise a disposizione se stesso in aiuto della grande spedizione”

n. 286: ”Roberto non ha nulla, ma partecipò, fornendo così il proprio contributo, di persona alla grande spedizione”

n. 287: ”Gregorio Montanaro,non  possiede anche lui niente, ma partecipò personalmente, comunque, alla grande spedizione”

n. 288: ”Ugo figlio di Ugerio, anche lui non possiede nulla, ma diede il proprio contributo alla grande spedizione, partecipandovi almeno da solo;

n. 289: ”Pietro Cetilia non possiede nulla, ma offrì almeno la propria partecipazione come contributo per la grande spedizione;

n. 290: ”Guglielmo appartenente al presbiterio di Leone non possiede nulla, ma partecipò almeno di persona alla grande spedizione per il suo buon esito”;

p. 47: ”Complessivamente sono dodici i soldati provenienti da Ripacandida per i quali è responsabile Ruggero Marescalco”   

Ricerche di Michele Disabato