La Chiesa di San Donato - Pagina 2

 La Chiesa si ritrova citata nelle "Rationes Decimarum" del 1325,  quando viene tolta alla mensa episcopale di Rapolla  è posta amministrativamente sotto la diretta giurisdizione pontificia: probabilmente era divenuta già un importante santuario, certo una fonte cospicua di guadagni e quindi occasione di intrallazzi amministrativi, perpetrati  dall’allora vescovo di Rapolla, Bernardo. Gli abitanti di Ripacandida avevano ottenuto, per la Chiesa di San Donato, un gran privilegio qual era quello di essersi svincolati dalla giurisdizione vescovile, e di dipendere direttamente dal Papa. Questo cambiamento dovette avvenire, quindi, negli anni tra l'elezione di Bernardo a vescovo di Rapolla, nel 1321, e il 1325, l'anno stesso a cui si riferisce la decima.

Ripacandida già all’inizio dell’ordine francescano era territorio ricco di fervore spirituale. La prima presenza stabile di un insediamento francescano a Ripacandida risale agli inizi del secolo XVII, quando i frati minori dell’Osservanza vennero chiamati a Ripacandida nella Chiesa di San Donato. Accanto alla quale, su alcune rovine edificarono il loro monastero. In alcuni “Apprezzi” del 1642 si parla di buoni affreschi, raffiguranti il vecchio e nuovo testamento, sulle pareti della chiesa di San Donato, all’interno della quale oltre all’altare principale con dietro posizionato il coro vi erano altri 6 altari, tre a sinistra e tre a destra.

 

 

 

 

     Dall'interessante ciclo di affreschi del XIV secolo, deturpati da interventi eseguiti nel 1628, si deduce che la chiesa all'epoca già apparteneva ad un ordine francescano, lo stesso ciclo si sviluppa su volte, pareti e pilastri delle tre campate; sulle pareti d'ingresso sono dipinte la "Crocifissione", la "Resurrezione" e "L'Ultima Cena"; nella vela della prima campata vi sono episodi della "Passione di Cristo" con 

 

 

"L'Annunciazione" e la "Visitazione", mentre, nella parete si vedono "L'Inferno" a destra, e "Cristo in trono con schiere di angeli sulla città celeste" a sinistra; nelle vele